Il cielo di notte

Nelle notti senza luna, d’estate, se guardo il cielo lo vedo pieno di stelle. Se sto vicina alla mia condizione più naturale, su un prato o una spiaggia, tutto sembra magico. La carta n. XVII, La Stella, è proprio così. Tutto diventa magico e quello che ieri sembrava ovvio, scontato, si ammanta di luce. A un’unica condizione, però. Che mi riconnetta con la Natura, con quel sentore primordiale col quale sono tanto intima. Questa carta mi prende per mano e mi riporta dalla mia strega interiore, e sorridendo mi lascia lì. Un invito ad attivare le mie arti magiche, che accetto volentieri. Prendo il mantello e mi avvio verso la luce, senza paura. Che sia proprio la paura che devo sconfiggere con la magia? E come si chiama questa magia? Amore?

Come le stelle in cielo, intorno  alla luna lucente,

brillano ardendo, se l’aria è priva di venti;

si scoprono tutte le cime e gli alti promontori

e le valli; nel cielo s’è rotto l’etere immenso,

si vedono tutte le stelle; gioisce in cuore il pastore;

OmeroIliade – libro VIII
Pubblicità

Festa! Amici!

Sarà il venerdì sera, sarà che le vacanze sono vicine, ma questo Quattro di Bastoni capita proprio a fagiolo. Il caldo fa un po’ dimenticare i doveri, e ci spinge a vedere gli amici, le amiche, a giocare insieme sull’aia fuori casa, sulla strada. E’ una carta tranquilla, questo Quattro, racconta di stabilità, di affetti sereni e sicuri, di pochi grilli per la testa e tante risate. Da un po’ di tempo frequento delle persone così, e mi piace averci a che fare. Stiamo crescendo e sperimentando insieme, mi sento di dare valore a quello che sta succedendo. Per il momento il luogo della festa è la strada, ci troviamo fra gelati, ciliegie, cioccolatini e prosecco, facciamo sogni concreti. I gatti ci fanno le fusa intorno e le gardenie profumano la notte. Noi intanto scaviamo e ridiamo, costruiamo e distruggiamo. Poi creiamo.

Prestate attenzione a qualunque messaggio possa portarvi una coincidenza. Imparate a cercarne il significato. Quale idea vi fa venire inmente? Perché è arrivata proprio adesso? Se vi sembra deludente, quali risvolti positivi potrebbe avere? Quale azione vi suggerisce? […] I sogni e gli obiettivi a cui siete profondamente legati fanno parte dello scopo che vi ha condotti a questa esistenza. A volte mettiamo da parte sogni e fantasie nella convinzione che siano irrealizzabili anche se terribilmente allettanti. Forse dentro di noi siamo convinti di non meritare una vita così bella. […] il vostro desiderio di cambiare il mondo è legato alle capacità che possedete e agli avvenimenti che vi hanno influenzato fino a oggi. Se diventate più aperti alle coincidenze e disposti a esaminare il loro eventuale messaggio, per voi sarà sempre più facile capire quali sono le azioni giuste da compiere.

James Redfield – Guida alla Profezia di Celestino

Con calma, partendo da me.

Riprendo il filo del discorso, dopo l’agitazione dei giorni scorsi. Il Fante di Denari riflette, questa sera, un pensiero che mi è venuto alla mente poco fa: se mi trovo a disagio è perché ho fatto in modo che si costruisse la struttura che ora mi fa sentire in gabbia. Qual è stato il programma che ho innescato per trovarmi dove sono? Alla fine riflettere su ciò che è successo è sempre l’unica via di scampo. Ho trovato molti avvenimenti ripetitivi, anche nel passato, che assomigliano a questo momento. Ho capito che voglio sempre far tutti felici, e io poi a me ci penserò. La novità di questi giorni è che ho compreso che per trovare la soluzione alle difficoltà di relazione mi adeguo alla personalità più aggressiva che individuo nell’ambiente in cui mi trovo. Ahah!!!! ti ho beccato, paradigma obsoleto e pernicioso.

Prendete coscienza di voi stessi. Osservatevi. E’ per questo che prima ho detto che l’autosservazione è una cosa tanto straordinaria e meravigliosa. Dopo un po’ non è necessario alcuno sforzo, perché man mano che le illusioni si sbriciolano si iniziano a conoscere delle cose che non possono essere descritte. Si chiama felicità. Tutto cambia, e ci si abbandona alla consapevolezza.

Antony De Mello -Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

L’esplosione

Tanto tuonò, che finalmente piovve! Oggi c’è stata un’esplosione che da tempo doveva accadere. Finalmente ecco arrivare il Cavaliere di Spade, a ricordarmi che ho pur sempre l’ascendente nel segno dell’Ariete, e che l’energia combattiva non manca, da queste parti. Da giorni stavo lottando contro la sensazione di essere invischiata in un liquido torbido, di essere il perno di troppe responsabilità, di dover sempre accontentare tutti e tutte, e di mettere me all’ultimo posto nella scala delle priorità.
¡Ya basta! Adesso troverò il bandolo della matassa, come al solito, con calma e attenzione, e uscirò da questo bozzolo opprimente. Benvenuta energia, benvenuto Cavaliere di Spade! Vado controvento ma va bene, a volte bisogna tagliare la corda.

Cingiti i fianchi come un uomo forte; io ti interrogherò, e tu mi risponderai: Vuoi tu sconfessare il mio giudizio? Vuoi tu condannarmi e affermare che hai ragione? Possiedi tu un’arma come Dio? Puoi tuonare con la tua voce come Lui? Ornati della sua maestà e della sua perfezione; e circondati di gloria e bellezza. Allontana i superbi con l’impeto della tua ira: e osserva l’orgoglioso e umilialo. Osserva gli orgogliosi e avviliscili; e schiacciali dovunque essi siano. Nascondili insieme nella polvere; e sommergi i loro volti in segreto. Allora io ti confesserò che anche la tua stessa mano può salvarti.

Giob 40,7-14.

Forza,dai che ce la fai!

Un cinque stasera, e non un cinque qualsiasi, ma il Cinque di Denari. I Cinque, negli arcani minori, indicano sempre un momento di crisi, anche se passeggera. In questo caso, i due mendicanti, con i piedi oramai nudi nella neve, affaticati, di cui uno ha stampelle e la testa fasciata, e l’altra tenta di coprirsi con uno scialletto, nonostante il freddo, sono arrivati al Tempio. Dentro ci sono bevande calde, cibo caldo, un lettuccio pronto. Tanta fatica sta per vedere la sua fine, e finalmente ci sarà ristoro. Sarà vero anche per me? Mi piace questa carta, mi ricorda che tante situazioni sospese stanno per avere una nuova collocazione, sta per cominciare un momento nuovo, e questa volta al caldo, con un bel tè bollente e una coperta buona. Ci si abitua alla fatica, dopo un po’ non ci si accorge più di farla. Ma quando si trova rifugio, allora sì.

Viaggiare a piedi è cosa da fare da soli, almeno una volta nella vita. Un’avventura che ti cambia per sempre. Non serve andare in pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Basta molto meno. Ovviamente i sedentari vi diranno di non farlo. Voi ignorateli: non serve un gran fisico,e i pericoli sono inferiori a quelli di un viaggio in automobile. Il difficile è aprire la porta di casa e uscire. E’ superare la vischiosità delle abitudini e i dubbi che accompagnano ogni partenza. Una volta fuori, il più è fatto. Poi inizia la metamorfosi.

Paolo Rumiz

Il giorno dopo il Solstizio

Me ne sto seduta fra le colonne del Tempio di Re Salomone, fra Boaz e Jakin. Il Re sapiente mi permette di stare qui, perché sono la carta n. II – La Papessa. Fra melagrane e libri misteriosi la mia veste azzurra fa risaltare l’essenzialità del mio femminile. Una giornata dedicata allo studio, in solitudine, come La Papessa. Non è accaduto molto, ho camminato lenta dentro al tempo, rispettando l’ordine ciclico della madre Terra. Ho provato a fermarmi ad ascoltare, ad annusare le foglie, a guardare la pioggia scendere dal cielo. Il sole è sorto, ha fatto tutto l’arco celeste, ed è già tramontato. Il primo giorno in cui tramonta un pochino prima, il giorno dopo il Solstizio d’Estate. Ho guardato tutto e non me ne sono fatta un’opinione. Troppa fatica mi sarebbe costato adeguarmi ancora una volta al ritmo del mondo. Oggi sono libera, ogni momento è mio.

La sottile falce della luna nuova brillava a occidente di Avalon. Morgana saliva lentamente, silenziosa e pallida come la luna vergine. Teneva le palpebre chiuse e si muoveva senza sbagliare lungo il sentiero, senza bisogno della vista. […]

Salirono al crepuscolo. Poche stelle brillavano nella volta d’indaco. Le pietre del cerchio erano grige e irradiavano n chiarore esile… non era una fiamma, ma un fuoco fatuo che nasceva all’interno del cerchio magico.

Marion Zimmer Bradley – Le nebbie di Avalon

Crollano le difese!

Oramai sei un ricordo, caro Nove di Bastoni. Tu ancora impugni il nono bastone a difesa delle tue otto paure, mentre io, poverina, vedo aprirsi il mio cuore minuto dopo minuto. Era bello evitare i coinvolgimenti, sentirsi protetta da una scorza di diffidenza nei confronti del mondo. Adesso, invece, arriva tutto. Oggi ho fatto l’esperienza di molte e mutevoli emozioni, perchè si è aperto un varco nella corazza che mi proteggeva. A forza di tener stretto, di evitare di guardare le persone negli occhi, riconosco di aver creato molto dolore in me. La porta si è aperta, il vaso di Pandora svuotato, e sta uscendo il fiume trattenuto finora. Bene, adoro quando la mia aura è di mille colori diversi, e non so più cosa voglio e chi sono. Mi lascio andare all’arcobaleno, senza cercare la pentola d’oro che ne sta alla base.

L’amore è possibile, ma solo quando non hai bisogno di nessuno: questo è il problema. Funziona come una banca. Se vai in banca e hai bisogno di soldi, non ti daranno niente. Se non hai bisogno di soldi, perché ne hai a sufficienza, la banca sarà sempre pronta a concederteli. Se non hai bisogno di una cosa, sono disposti a dartela; se ne hai bisogno, non sono disposti ad aiutarti. L’amore è possibile quando non hai bisogno di nessuno, sei autosufficiente e riesci a essere immensamente felice ed estatico da solo, Ma nemmeno in quel caso puoi sapere con certezza se l’amore dell’altra persona sia autentico o no. Puoi essere certo solo su un punto: sull’autenticità del tuo amore.

Osho – Con te e senza di te.

Anima nera

Il mondo luccica, e la mia anima è nera. Con questo Dieci di Denari i Tarocchi stasera mi annunciano un mondo di pace e di abbondanza. Non è un mondo a venire, se apro gli occhi vedo tutto, ogni denaro è un regalo, piccolo o grande, di cui posso godere. Lo so, ho faticato per trovare questa serenità, ma c’è voluto anche un pizzico di fortuna, l’ho avuto e va tutto bene. L’anima però, a volte, è nera. Nera di velluto, copre ogni sentimento di gratitudine con l’oscurità densa del tessuto pregiato. Allora il nonno che gioca con i cani e il bimbo vicino alla mamma che a sua volta parla con il suo compagno sono una bella narrazione, ma non ci credo. Passerà, passa tutto, so solo che stasera una coperta di velluto nero copre il sole.

Considerare ogni peccato commesso come un dono di Dio. Che la essenziale imperfezione, dissimulata nel profondo di me stessa, si sia in parte manifestata ai miei occhi quel tal giorno, quella tale ora, in quella tale circostanza, è un dono. Desidero, supplico che la mia imperfezione si manifesti intera al mio sguardo, quanto la vista umana ne è capace. Non perché guarisca, ma perché, anche se dovesse guarire, io fossi nella verità.

Simone Weil – L’ombra e la grazia

Imperatrice del mio regno

Oggi, finalmente, dopo tanti giorni di trambusto, mi sono sentita nel mio regno. Con questa carta, la n. III – L’Imperatrice, arriva il vento venusiano. Sono finiti i travagli, per il momento, e ho avuto il tempo di guardarmi intorno. Le mie piante stanno fiorendo, il pavimento è pulito, e mi sento bene. Certo, sono delle inezie, ma sono la base di bellezza da cui mi piace far partire le mie giornate. Da qui, dal mio nido, vado alla ventura per il lavoro, per il gioco, per incontrare le persone; poi è qui che torno, a dormire e a godere dei miei spazi. Quindi benvenuta Imperatrice, amica fidata che mi hai insegnato a coltivare le cose buone, a nutrirmi di bene, a lasciar fuori di qui il male. Certamente non hai potuto risparmiarmi il dolore, ma quello fa parte della strada che percorro. Ascoltare i tuoi consigli su come vivere serena è una lezione importante, che continua ogni giorno. Per questo grazie alla Bellezza, grazie alla Grazia, grazie all’Armonia.

Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sarà questo il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,

né nell’irato Nettuno incapperai

se non li porti dentro

se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.

Che i mattini d’estate siano tanti

quando nei porti (finalmente e con che gioia)

toccherai terra tu per la prima volta:

negli empori fenici indugia e acquista

madreperle coralli ebano e ambre

tutta merce fina, anche profumi

penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,

va in molte città egizie

impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca

raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;

fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio

metta piede sull’isola, tu, ricco

dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai ti saresti messo

sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.

Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso

già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Konstantinos Kavafis – Itaca

Oscurità illuminata

Pensieri ingannevoli, forme di vapore che mi guardano nel buio, a volte stanchezza. Questa carta n. XVIII – La Luna, a volte gioca scherzi, mi fa vedere mostri inesistenti, mi fa sentire fragranze orientali che mi inebriano, mi spaventa con orrori inventati e alla fine illumina la mia oscurità. In questo momento la mia femmina interiore sta avendo tutto lo spazio per sè. Sono sulle montagne russe delle emozioni più disparate, e so che a questo la logica non porrà rimedio. Qualcosa si sta aprendo, e ringrazio che le porte lascino nuovamente passare la luce della luna piena, dopo tanto buio. Accetto, faccio un nuovo giro di giostra e mi permetto di essere attraversata da una varietà di correnti. Il granchio, i cani, le torri di guardia non ce l’hanno con me. Ce l’hanno con quella luce intensa che illumina la notte, mostrando un sentiero diverso, non ancora battuto.

L’Anima è bipolare e può quindi apparire ora positiva ora negativa, ora giovane ora vecchia, ora madre ora fanciulla, ora fata ora strega, ora santa, ora prostituta.

James Hillman – Anima