
Dedicato a tutti quelli che pensano che il mondo sia una cosa seria, a quelli che vorrebbero mettermi paura, a quelli che mi fanno pensare e uscire da me, dalla mia verità schietta, onesta e adamantina. Colgo la rosa bianca con la mano sinistra, e porto il mio fagotto senza paura del domani, di ieri, vivo oggi e ciao a tutti. Benvenuta carta n. 0 nella mia vita,benvenuto Matto! Finalmente un po’ di euforia senza costrutto e senza regole, in questi giorni che vorreste bui, per me. Invece no, le avversità mi si addicono, rendono il cammino eccitante e variegato. Quindi se pensate di mettermi all’angolo, vi sbagliate, nella mia stanza c’è solo cielo, non ci sono angoli. Se pensate di farmi sentire in gabbia, mi spiace per voi, ma non ci sono sbarre nel mio spazio, c’è il sole di giorno e di notte la luna. Il cane abbaia per avvertirmi, ma è complice vostro. Non lo starò a sentire, continuerò a camminare gustandomi l’aria frizzantina della montagna.
Io temo tanto la parola degli uomini.
Dicono tutto sempre così chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l’inizio e là è la fine.
[…]
Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani.
A me piace sentire le cose cantare.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.
Rainer Maria Rilke – tratto da Poesie giovanili