Avanti così!

Sono piena di dubbi, alcune paure rifanno capolino nella mente, da un paio di giorni succede così. Stasera però, le mie care carte dei Tarocchi, mi supportano e mi esortano ad andare avanti così! La carta n. VII, Il Carro, mi dice che il viaggio è cominciato, e, se a volte non vedo le buche sul terreno, oppure se devo pensare molto a quale strada prendere quando arrivo a un bivio, non mi devo preoccupare. Sono partita, e non posso tornare indietro. Con fiducia e con trepidazione sono quindi pronta ad affrontare ciò che incontro nel cammino, ringraziando per ogni difficoltà. Sì, perché ogni volta che supero una piccola cunetta, che faccio pace col mio cuore, che incontro un mostro pauroso, poi ringrazio il mio respiro, che mi connette con la realtà qui e ora. Cauta ma inesorabile, un passo dopo l’altro, vado.

Per decine d’anni, quando avevo l’impressione che il mio comportamento emotivo fosse turbato, e che si fosse costellato qualcosa nell’inconscio, ho sempre chiesto aiuto all’Anima. “Che cosa stai escogitando?” le dicevo “Che cosa vedi? Mi piacerebbe saperlo”. Dopo qualche resistenza, l’Anima produceva un’immagine. Una volta che l’immagine si era formata, l’inquietudine o il senso di oppressione svanivano. Tutta l’energia di queste emozioni veniva trasformata in interesse e curiosità per quell’immagine. E parlavo con l’Anima delle immagini che lei mi comunicava…”

James Hillmann – Anima

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Si vola!

Di tutte le settantotto carte dei Tarocchi, continuo a prendere Arcani maggiori. Questo mi fa pensare, e molto. In ogni caso, oggi è stata una giornata dal sapore nuovo, non mi ricordo di averne mai vissuta una così. La sensazione è quella di essere effettivamente su un carro che va veloce, faccio fatica a tenere la strada. Questo auriga guida due sfingi, una bianca e una nera, il suo lavoro è di essere attento e di farsi portare dove vuole, perché le sfingi in realtà vanno verso destini opposti, e potrebbe finire in un posto sbagliato. Ma il carro corre, ed è molto più facile andare sul carro che non a piedi, il vento accarezza la faccia e finalmente si va veloci. Bene, andremo forte e cercheremo di non sbattere. Mi sono lasciata alle spalle il vecchio, i vecchi convincimenti, e ora posso solo stare nel presente e andare.


Itaca / Constantino Kavafis

Quando ti metterai in viaggio per Itaca 
devi augurarti che la strada sia lunga, 
fertile in avventure e in esperienze. 
I Lestrigoni e i Ciclopi 
o la furia di Nettuno non temere, 
non sarà questo il genere di incontri 
se il pensiero resta alto e un sentimento 
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. 
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, 
né nell’irato Nettuno incapperai 
se non li porti dentro 
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga. 
Che i mattini d’estate siano tanti 
quando nei porti – finalmente e con che gioia – 
toccherai terra tu per la prima volta: 
negli empori fenici indugia e acquista 
madreperle coralli ebano e ambre 
tutta merce fina, anche profumi 
penetranti d’ogni sorta;
più profumi inebrianti che puoi, 
va in molte città egizie 
impara una quantità di cose dai dotti

Sempre devi avere in mente Itaca – 
raggiungerla sia il pensiero costante. 
Soprattutto, non affrettare il viaggio; 
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio 
metta piede sull’isola, tu, ricco 
dei tesori accumulati per strada 
senza aspettarti ricchezze da Itaca. 
Itaca ti ha dato il bel viaggio, 
senza di lei mai ti saresti messo 
in viaggio: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. 
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso 
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.