Approfondire

Mi manca la profondità. Rimango in superficie. Questo Due di Spade forse mi sta rivelando la soluzione dell’enigma. Il dualismo, l’essere divisa e condivisa fra mondi diversi, mi fa sentire spaesata. Per questo non posso tuffarmi nel profondo, ma, allo stesso tempo, non voglio rinunciare a nessuno dei mie mondi, li amo tutti. Sono quindi qui, in questa fase di stasi in attesa di una rivelazione. Mi sento incapace a muovermi in un senso o in un altro, e nel frattempo faccio cose normali, rispondo alle richieste che mi vengono fatte, non scelgo, non agisco. Però è successo qualcosa, il mio quotidiano non mi basta più. Ci saranno tempi di maturazione, occorre aspettare. Intanto il mio cielo è nebbioso, la luna mi guarda e sorride, il mare è anche troppo calmo.

Se un’anima è nata con le ali,

cos’è per lei il palazzo e cos’è la capanna!

Cos’è Gengis Khan per le – e cos’è -l’Orda!

Due nemici ho io a questo mondo,

due gemelli – indissolubilmente fusi:

la fame degli affamati – e la sazietà dei sazi.

Marina I. Cvetaeva

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Il cuore, nonostante tutto.

Oggi è stata una giornata di cuore. Ho visto persone belle, nutrienti, e alla fine ho preso la carta del giorno un po’ tardi, dopo una lunga e ricca telefonata. Certe volte mi ritrovo paurosa, trepidante, davanti agli incontri profondi con le persone. Poi, quando accade come oggi, che incontro il Due di Coppe, mi ritrovo a pensare com’è facile entrare nel fiume della vita con semplicità. Quanti dubbi,quante incertezze alimentano il timore di non essere come gli altri mi vorrebbero.Poi, d’improvviso, vedo che tutto è facile e posso essere quello che sono, e allora il cuore batte più forte, risento l’emozione. Una grande lezione, quella odierna. Se sei quello che sei incontri, se ti fingi quello che non sei perché credi di essere più gradevole e più consona, rimani tiepida, non senti nulla. La vita estetica e estatica, ecco quello che desidero.

Progettarsi un nuovo futuro

Il mondo è nelle mie mani. Scruto l’orizzonte, cerco di vedere al di là del conosciuto, mi sforzo di capire la strada da intraprendere. Il momento è così, come nella figura del Due di Bastoni, sto progettando nuovi lidi, nuove esperienze. La voglia di cercare nuove esperienze c’è, ad essere sincera. In questa fase non è chiaro dove si dirigerà la mia barchetta, l’unica cosa che so è che ha una gran voglia di salpare. Sono quindi in una fase molto vulcanica, dove nuove idee sorgono e si spengono in un battibaleno, e una fra tutte sarà quella che mi porterà verso la nuova fase della mia vita. Potrebbe anche non essere una mia idea, potrebbe essere un avvenimento fuori dal mio controllo. La cosa certa è che sta cambiando il vento, e sono pronta a seguirlo.

Come trasformare il vostro essere? Cosa dovete fare? Nulla! Perché il vostro essere si trasformi, dovete vedere. Vedere qualcosa che vi trasformi. Nessuno cambia lavorando su se stesso. Voi sapete riparare tante cose e questo è un grande dono. Quando però tentate di riparare le persone, con ogni probabilità avrete dei problemi. Voi non dovete fare nulla, dovete vedere le cose in modo nuovo.

Antony de MelloIstruzioni di volo per aquile e polli

Giocando

Una giornata di assoluto relax, dove gli avvenimenti incalzanti delle scorse settimane hanno potuto avere lo spazio per sedimentarsi. Finalmente ho dormito tanto, ho guardato fuori dalla finestra senza pensare, ho meditato con calma. Ho anche giocato con l’IKing, ho letto il responso con attenzione e serenità. Insomma l’immagine di questo arcano minore è proprio azzaccata: le ondate burrascose delle scorse settimane sono alle mie spalle; Le ho lasciate dietro di me e sono rimasta sulla spiaggia a fare giochi di equilibrio. Per il momento va tutto bene, mi sono presa una meritata giornata di recupero dalle fatiche degli ultimi tempi. Affronterò i problemi, ma questo Due di Denari mi conferma che faccio bene a rimandare e stare un po’ con me stessa. Domani non dovrò essere preparata, dovrò essere centrata. Così anche oggi sono grata ai Tarocchi che mi hanno bisbigliato nell’orecchio che va tutto bene, che il riposo è importante, e che posso sentirmi serena, perchè l’unica cosa che rimane, alla fine, è il gioco, e non il giocatore.

Continuai ad assaporare il fresco e il silenzio della sera. L’albergo sorgeva lontano dal paese, e lungo la strada davanti a me non passava nessuno.[…] Poichéavvertivo una certa sonnolenza, decisi di fare subito l’esercizio. Versai il contenuto della bottiglia sul suolo di cemento; si formò immediatamente una pozza. Non aveva nè immagine nè forma, ma non ero certo in cerca di queste. Con le dita cominciai a sfiorare l’acqua fresca; mi sentii scivolare nello stato ipnotico di quando si guarda il fuoco. Non pensavo a niente, stavo solo giocando. Giocando con una pozza d’acqua. Tracciai alcuni segni sul bordo, e fu come se la pozza si trasformasse in un sole bagnato; ma i tratti si unirono immediatamente, fondendosi. […] Ero tutto assorbito da quell’esercizio assurdo, che non aveva alcuno scopo, ma che mi risultava assai piacevole.

Paolo Coelho – Il cammino di Santiago