
Mi manca la profondità. Rimango in superficie. Questo Due di Spade forse mi sta rivelando la soluzione dell’enigma. Il dualismo, l’essere divisa e condivisa fra mondi diversi, mi fa sentire spaesata. Per questo non posso tuffarmi nel profondo, ma, allo stesso tempo, non voglio rinunciare a nessuno dei mie mondi, li amo tutti. Sono quindi qui, in questa fase di stasi in attesa di una rivelazione. Mi sento incapace a muovermi in un senso o in un altro, e nel frattempo faccio cose normali, rispondo alle richieste che mi vengono fatte, non scelgo, non agisco. Però è successo qualcosa, il mio quotidiano non mi basta più. Ci saranno tempi di maturazione, occorre aspettare. Intanto il mio cielo è nebbioso, la luna mi guarda e sorride, il mare è anche troppo calmo.
Se un’anima è nata con le ali,
cos’è per lei il palazzo e cos’è la capanna!
Cos’è Gengis Khan per le – e cos’è -l’Orda!
Due nemici ho io a questo mondo,
due gemelli – indissolubilmente fusi:
la fame degli affamati – e la sazietà dei sazi.
Marina I. Cvetaeva