Il cerchio perfetto

Ci sono giorni in cui si sente che un ciclo di vita è compiuto, che si è nell’ordine perfetto del cosmos, come in questa carta XXI, Il Mondo. Be’, oggi per me è stato uno di quei giorni. Ho fatto un passo indietro per un verso, e un passo in avanti per un altro. Diciamo che ho seguito il consiglio della Giustizia, che ho pescato l’altra sera. Adesso mi sento pronta per un nuovo cammino, e la prima mossa l’ho fatta riconoscendo ciò che veramente alberga in me. Si è aperta la visuale, vedo di più, più largo, e sento che se voglio posso. Certamente il percorso è a ostacoli, ma quanto è bello imparare ogni volta a saltarli e rinforzare i muscoli? La pace sia con me, ho seguito la mia volontà e per il momento mi godo una piccola vacanza. Negli ultimi mesi ho faticato molto e ho voglia di riposare. Certamente questo non è che un piccolo passo, nella mia vita, ma la condisce di totalità, intensità e passione.

Trovai un fiore di campo, ammirai la bellezza e la perfezione di tutte le sue parti, ed esclamai: “Ma tutta questa magnificienza, in questo fiore e in migliaia di fiori simili, splende e fiorisce non contemplata da alcuno, anzi spesso nessun occhio la vede”. Il fiore rispose: “Stolto! Tu credi che io fiorisca per essere visto? Io fiorisco per me e non per gli altri, fiorisco perché questo mi piace: nel fatto che fiorisco e sono consiste appunto la mia gioia e la mia voluttà”.

Arthur Shopenhauer

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L’ordine perfetto, finalmente

Dopo tanto cercare di sistemare tutto, eccola, la carta dell’ordine perfetto. Stasera ho pescato l’ultimo Arcano Maggiore,la carta n.XXI del mazzo dei Tarocchi, il cosmos. E’ un ottimo auspicio, anche se so che me la sono sudata. Potrò, da ora in poi, guardare verso il cielo? Tante cose mi hanno riportato a terra, in questi giorni. Sarà che ho Giove opposto al Sole, sarà che è così che vuole la vita. Imparare a vivere il quotidiano con una qualità celeste, ho l’impressione che questa sia la lezione. In ogni caso non demordo e sono sempre allegra e felice, quando ho un problema pratico vado e, a muso duro, lo affronto. Ecco, mi manca tutto il resto, però. Sono molto contenta di come alla fine tutto si sistemi, e in ogni caso tutti i giorni ho un motivo di felicità, piccolo o grande. Quindi guardiamo dentro ogni prezioso istante e facciamo tesoro delle esperienze. Non ho ancora capito a cosa serve, ma è l’unico modo che conosco per affrontare la realtà.

Dickie chiuse gli occhi. E le parole gli tornarono alla mente. E’ quello che è. Tu sei quello che è. Non ci sono errori. Né credendoci ciecamente, né respingendo del tutto che in quella litania vi fosse qualche salvezza, Dickie la ripetè per la Lisa che vi era dentro… mentre in fondo alla gola sotto Villa Incognito, sotto il risonante tendone del circo, dove la nebbia era così fitta che sembrava pelliccia sugli occhi, un paio di tanuki fuggiti dalle gabbie di Madame Ko stavano latrando spiritosaggini alla tigre che già li pregustava per pranzo.

Tom Robbins – Villa Incognito