Una parte di me è tosta

Cosa ci posso fare? una parte di me è tosta, non si fa spaventare da nulla. Come questo Re di Spade non gioca più, ma guarda con severità a quello che la circonda. A volte mi è indispensabile il rigore, e guardo alle persone e alle cose con attenzione prima di lasciarmi andare al colloquio, all’amicizia, all’incontro spontaneo. Eh, sì, perché le esperienze ci sono, e contano nelle mie considerazioni. Allora mi difendo, la mia turris eburnea si erge alta nel cielo. Cari compagni di viaggio, non sono poi così dolce e calma. Sono anche un’altra cosa, una Kali che distrugge, per poi ricreare. Un po’ strega, lo ammetto, anche se non così malefica come potrebbe sembrare. Ma perdono con fatica, e quando lo faccio è perché sento che chi è perdonato lo merita. Troppo cattiva? forse, l’importante è che ho imparato a proteggermi.

Molte teste si girarono mentre passavo e sentii i sussurri precedermi come il vento su una terra spoglia.Un vescovo cristiano, perdendo ogni ritegno, disse forte: “Sia lodato Dio! Adesso l’incantesimo verrà dissolto!” Uno o due che conoscevo si fecero avanti con caldi saluti e una pioggia di domande già pronte ma io sorrisi e scossi la testa senza dire più di qualche rapida parola al passaggio. E dato che con i re non è mai possibile escludere del tutto l’idea della malizia o dell’assassinio, controllai le facce che conoscevo: tra questi gentiluomini armati e ingioiellati poteva essercene uno che non era contento del mio ritorno al fianco del re, uno che sperava che Uther venisse meno prima che suo figlio fosse grande, uno che era nemico di Artù e quindi mio.

Mary Stewart – Le grotte nelle montagne

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Ve ne andate?

Ho conquistato tutte queste spade, cinque, per l’esattezza. Ora le possiedo, le ho vinte giocando d’azzardo con i miei amici, che sono quelli che vedete andar via. Ecco, col Cinque di Spade mi sento bene e male. Bene, perché ho ciò che volevo, ho fatto fatica a raggiungere il mio obiettivo, ma ora ci sono. Una bella soddisfazione, non c’è che dire. Devo però fare i conti con l’abbandono da parte degli altri, non mi vogliono più. Ad essere più precisi, non è che non mi vogliono più, è che i rapporti con molte persone stanno semplicemente evaporando. Ho sperimentato questo stato d’animo molte volte: quando arriva il cambiamento si porta via relazioni affettive. Accidenti perché questa tirannia di Necessità? Mi piacerebbe includere tutto e tutti, la mutazione e i legami affettivi, la via della guerriera e la pace interiore. I want it all.

“Nel tuo caso, hai avuto un’esperienza mistica che ti ha permesso di vedere brevemente la grandezza dell’energia che si può acquisire. Ma trovarsi in questo stato è come balzare davanti a tuttie dare un’occhiata al futuro. Quando cerchiamo di parlare con qualcuno o proviamo a vivere in un mondo in cui avvengono ancora i conflitti, veniamo bruscamente tolti da questo stato e torniamo al nostro livello d’origine”. “E poi si tratta di riconquistare lentamente ciò che abbiamo appena intravisto, iniziando un viaggio a ritroso verso la consapevolezza suprema. Ma per riuscire a farlo dobbiamo imparare a colmarci consapevolmente di energia perché la stessa energia porta le coincidenze che ci aiutano a realizzare su base permanente questo nuovo livello”.

James Redfield – La profezia di Celestino

Una spada nel cuore (anzi tre)

Adoro questa immagine. Un cielo plumbeo fa da sfondo a un cuore trafitto da tre spade. L’unico colore potente è il rosso del cuore, tutto il resto è quasi incolore, grigio. Piove, oltretutto, in questo Tre di Spade. Insomma c’è poco da stare allegri. Intensi sì, però. Credo di aver pescato questo tarocco perché ricomincio a sentirlo, il cuore, e dopo tanto tempo mi duole un po’. Vivo, rosso, pieno di vitalità ribelle verso una realtà che punge, che lo ferisce. Non c’è sconfitta, in questa carta, c’è la voglia di riscatto, c’è il riconoscimento del proprio sano dolore come parte integrante della vita che scorre nelle vene. Un temporale dell’anima, in cui si esprime tutta la voglia di esistere di un essere che, piccolino lì giù in fondo, vuole uscire allo scoperto. La via del cuore farà luce alla sua strada, e confido di presentarvela presto, questa piccola peste che pretende di essere ascoltata.


Canzone triste
Quando il mattino è desto
Tre colombe mi nascono dal cuore
Mentre il colore rosso del pensiero
Ruota costante intorno alla penombra.
Tre colombe che filano armonia
E non hanno timore ch’io le sfiori…
Nascono all’alba quando le mie mani
Sono intrise di sonno e non ancora
Alte, levate in gesti di minaccia…

Alda Merini

Approfondire

Mi manca la profondità. Rimango in superficie. Questo Due di Spade forse mi sta rivelando la soluzione dell’enigma. Il dualismo, l’essere divisa e condivisa fra mondi diversi, mi fa sentire spaesata. Per questo non posso tuffarmi nel profondo, ma, allo stesso tempo, non voglio rinunciare a nessuno dei mie mondi, li amo tutti. Sono quindi qui, in questa fase di stasi in attesa di una rivelazione. Mi sento incapace a muovermi in un senso o in un altro, e nel frattempo faccio cose normali, rispondo alle richieste che mi vengono fatte, non scelgo, non agisco. Però è successo qualcosa, il mio quotidiano non mi basta più. Ci saranno tempi di maturazione, occorre aspettare. Intanto il mio cielo è nebbioso, la luna mi guarda e sorride, il mare è anche troppo calmo.

Se un’anima è nata con le ali,

cos’è per lei il palazzo e cos’è la capanna!

Cos’è Gengis Khan per le – e cos’è -l’Orda!

Due nemici ho io a questo mondo,

due gemelli – indissolubilmente fusi:

la fame degli affamati – e la sazietà dei sazi.

Marina I. Cvetaeva

Pulita e decisa

Oggi è stata una giornata di ozio, una domenica di pulizie interiori. Ho lasciato che la polvere degli avvenimenti della settimana appena trascorsa si depositasse, per far emergere ciò che rimaneva di vero. Tolta la confusione e la nebbia provocata dai mille movimenti dentro e fuori, su e giù, destra e sinistra, è rimasto questo, l’Asso di Spade. Il cielo è grigio, non ci sono tanti appigli a cui aggrapparsi, ma c’è una volontà indomita dentro. E’ più forte della pigrizia, è più forte della prigione dorata che quotidianamente mi invita ad entrare con un sorriso sornione. Non c’è molto da fare, devo semplicemente seguire quello che desidero davvero. E se durante le mie giornate mi ritrovo in luoghi che non mi appartengono, che non amo con tutto il cuore, farò in modo di non tornarci più. Se mi trovo con persone con cui non sono totalmente me stessa, farò in modo di non vederle più. E’ semplice, basta che io percorra il mio cammino.

Potessi solo correre infinitamente
Come l’ape del campo
E visitare solo chi volessi
Senza che nessuno visitasse me
E corteggiare tutto il giorno ranuncoli
E sposare che mi va
e abitare un po’ dovunque
o meglio darmela a gambe
senza polizia alle calcagna
o inseguire lei se lo fa
finché saltasse penisole
per sfuggire alla mia caccia –
Dico “Fossi solo un’ape”
Su una zattera d’aria
E remassi nel nulla tutto il giorno
E ancorassi “oltre la barra”
Che libertà! Così pensa il prigioniero
Segreto nella cella sotterranea.

Emily Dickinson – Poesie

L’inganno

Cosa credi di rubarmi? Questo ragazzo ha cinque spade, per il momento. Ruberà più tardi le altre due, formando un bel Sette di Spade. Ha offerto dolci e vino agli amici la sera prima, e ora, di buon mattino, mentre loro stanno dormendo, scappa con tutte le loro armi, Sette Spade, per l’appunto. Qualche vantaggio gli frutterà, questa refurtiva, ma perderà un bene ben più prezioso: il rispetto e la stima dei suoi sette compagni. Mi è già successo di incontrare situazioni del genere, non ne ho paura. Guardo con un misto di tristezza e di compassione negli occhi di chi sta lavorando per ottenere qualcosa calpestando i miei bisogni. Non ho problemi, le esperienze mi hanno forgiato forte. Anzi mi divertirò a costruire nuovamente qualcosa di bello e potente daccapo. Tu, però, perderai la mia stima e il mio rispetto.

Gli archetipi della dea vergine hanno un potenziale negativo, lati oscuri che hanno effetti sugli altri. I destinatari della rabbia di Artemide, che si tratti di una rabbia vendicativa o di una furia fuori controllo, conoscono questo aspetto oscuro, che può essere spietato. Per superarlo, le donne che ne sono dominate devono fare esperienza della propria vulnerabilità e imparare a perdonare. Quando Atena si trova in una posizione di autorità può “trasformare le persone in pietre”.

Jean S. Bolen – Artemide

Il risveglio dall’incubo

Tutto intorno è nero, la notte urla il suo lamento spaventoso. Il Nove di Spade è arrivato, e anche se mi sono risvegliata, l’incubo aleggia intorno. Non è facile andare oltre la paura, i ricordi brutti, la mente che racconta favole macabre. Ma sono al risveglio,e prima o poi mi accorgerò che era solo un incubo. Qui, ora, è tutto diverso, posso azzardare passi nuovi, esplorare sentieri mai esplorati. Ogni volta che trovo quella barriera che mi separa dal lasciarmi andare, dal fluire con tutto quello che succede, mi sento così. L’incubo prende le viscere, fa vivere in un mondo distorto. Ora però ho il vantaggio di aver capito che è solo un sogno, una rimembranza di un passato che non esiste più. Vorrei incontrare la paura, anzi la sto cercando, finalmente, per avere un faccia a faccia con i mostri della mente. Vieni avanti, paura. Io sono qua che ti aspetto, non vedo l’ora.

“Douglas!” – balbettò. “Birlstone! Ma che cos’è questo signor Holmes? Accidenti! Vera e propria stregoneria! Come diamine ha fatto a essere in possesso di queste indicazioni? “Si tratta di un messaggio cifrato che il Dottor Watson e io abbiamo avuto la fortuna di poter interpretare. Ma perché? Cosa c’è di strano in questi nomi?” L’ispettore, più sbalordito che mai, guardò prima Holmes e poi me. “Semplicemente questo” disse alla fine “che il signor Douglas del castello di Birlstone è stato ucciso questa mattina in circostanze terribili”.

A. Conan Doyle – La valle della paura

L’esplosione

Tanto tuonò, che finalmente piovve! Oggi c’è stata un’esplosione che da tempo doveva accadere. Finalmente ecco arrivare il Cavaliere di Spade, a ricordarmi che ho pur sempre l’ascendente nel segno dell’Ariete, e che l’energia combattiva non manca, da queste parti. Da giorni stavo lottando contro la sensazione di essere invischiata in un liquido torbido, di essere il perno di troppe responsabilità, di dover sempre accontentare tutti e tutte, e di mettere me all’ultimo posto nella scala delle priorità.
¡Ya basta! Adesso troverò il bandolo della matassa, come al solito, con calma e attenzione, e uscirò da questo bozzolo opprimente. Benvenuta energia, benvenuto Cavaliere di Spade! Vado controvento ma va bene, a volte bisogna tagliare la corda.

Cingiti i fianchi come un uomo forte; io ti interrogherò, e tu mi risponderai: Vuoi tu sconfessare il mio giudizio? Vuoi tu condannarmi e affermare che hai ragione? Possiedi tu un’arma come Dio? Puoi tuonare con la tua voce come Lui? Ornati della sua maestà e della sua perfezione; e circondati di gloria e bellezza. Allontana i superbi con l’impeto della tua ira: e osserva l’orgoglioso e umilialo. Osserva gli orgogliosi e avviliscili; e schiacciali dovunque essi siano. Nascondili insieme nella polvere; e sommergi i loro volti in segreto. Allora io ti confesserò che anche la tua stessa mano può salvarti.

Giob 40,7-14.

Regina di Spade

So diventare molto dura, a volte. Se mi capita di incontrare situazioni che non sopporto non scendo a compromessi; oggi è accaduto proprio questo. Mi sento come questa Regina di Spade, in mano ho un’arma tagliente, cristallina, pura. Faccio comunque quello che voglio. Un gran vantaggio, saper prendere responsabilità delle proprie azioni e della propria vita. Dona la libertà di essere quello che si è. E allora, a volte, bisogna essere potenti e granitici, anche se leggeri come la Nike di Samotracia. Benvenuta Regina temuta e potente, sono qui ad accoglierti. Come Kali ho cento braccia che distruggono, cento braccia che creano. Il punto di svolta fra questa sensazione odierna e l’agitarsi scomposto dei violenti è l’etica. Mi guardo allo specchio al mattino, vedo l’età che avanza e vedo anche la bellezza dell’animo che fiorisce, giorno dopo giorno.

Durga

Una guerra tra Demoni e Dei Nella tradizione iconografica hindu, Durga porta con sé una lancia, un arco, una spada, una conchiglia -che rappresenta il potere del suono-, un fiore di loto -per rappresentare la fertilità-, un rosario (mala) -per simbolizzare la preghiera. Si narra che Durga fu creata come dea guerriera per combattere e distruggere il demone Mahishasura. Che, a seguito di intense preghiere a Brahma, aveva ottenuto la grazia di non poter essere sconfitto da alcun uomo o essere celeste. In virtù di questo potere, il demone sconfisse tutti gli dèi e la Trimurti, ossia la forma triplice dell’Essere supremo dell’Induismo manifestantesi nelle tre divinità di Brahma, Shiva e Vishnu. Questo fatto scatenò un regno di terrore sulla terra, in cielo e negli inferi. Dal momento che solo una donna avrebbe potuto ucciderlo, gli dèi e la triade crearono un abbagliante raggio di energia dal quale nacque Durga. La sua forma era di una bellezza accecante, con il viso scolpito da Shiva, il busto da Indra, il seno da Chandra (la Luna), i denti da Brahma, le natiche dalla Terra, le cosce e i ginocchi da Varuna (il vento), e i tre occhi da Agni (il fuoco), con il corpo dorato e dieci braccia. Ogni dio le diede anche la sua arma particolare: Shiva il tridente, Vishnu il disco, Indra la folgore. Dopo diversi giorni di battaglia contro il Demone, durante i quali il suo esercito venne decimato, egli fu finalmente ucciso il decimo giorno con la luna piena.

articolo su Yogajurnal di Sally Kempton

Allarme rosso! Romantic mood

Questo Fante di Spade mi avverte del pericolo incombente. Sono stranamente romantica, oggi, e so per esperienza che l’atmosfera è molto pericolosa. Si porta dietro un sacco di passato, lacrime provocate da canzoni mielose, perplessità di fronte alle esperienze della vita. Il Fante di Spade è un idealista, sogna. Ho sognato anche troppo, finora, e ho voglia di sperimentare davvero. Quindi, caro Fante di Spade, caro romanticismo, mi piacete molto, ma vi tengo lì, come la chiave della serratura del cuore, ma non mi fregate più. Sono troppo esperta della vita, troppo libera per pensare all’amore come vogliono tutti questi vecchi schemi. Ancora una volta, apro le ali e volo, guardo a tutti questi bei sentimenti, sorrido e intanto spicco il salto che mi permette di andare oltre, di vedere di più.