Ancora!

Dopo il Tre di Spade ecco la carta n. XV, Il Diavolo. Nell’immagine ci sono una donna e un uomo alla catena, e chi comanda è lui, il diavolo della dipendenza. A essere sincera se questa deve essere una previsione, preferisco andare oltre. Sono unadonna grande, e ho avuto le mie esperienze amorose. Ecco, di tutti i sentimenti che si provano nell’amore, quello della dipendenza è il peggiore. Anzi, sono in rivolta rispetto a questa carta. Tarocchi, ma cosa mi volete dire, stasera? Non ho l’età, non c’è intorno a me nessun segno al momento di questa situazione. Vuoi vedere che questa volta si tratta di una previsione? Non potrei sopportarlo. In ogni caso vediamo cosa succede nei prossimi giorni. Proprio oggi ho parlato conuna persona che soffriva di questo, e dentro mi sono rallegrata di non essere anch’io nello stesso posto a farle compagnia. E se fosse questo il mio prossimo futuro?

“Uccidere? Sì. Ho solo due scelte: uccidere mia moglie oppure uccidere lei. Perché così non posso più vivere” si disse e, avvicinandosi al tavolo, ne trasse una pistola – mancava una pallottola – la infilò nella tasca dei calzoni.

“Dio mio! Cosa sto facendo?” gridò d’un tratto e, a mani giunte, si mise a pregare. “Signore, aiutami, redimimi. Sai che rifuggo il male, ma da solo non ce la faccio. Aiutami” diceva, facendosi il segno della croce davanti all’icona.

Lev. N. Tolstoj – Il diavolo

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Sotto sotto, il vulcano ribolle

Completamente in sintonia con il mio stato d’animo, stasera pesco, guardacaso, la carta n. XV – Il Diavolo. Da un paio di giorni sono preda di una specie di febbre, ma ora mi spiego meglio. Non posso fare a meno di essere una ricercatrice spirituale, credo che questo lo abbiano capito tutti quelli che mi conoscono. Appunto sabato sera sono incappata in discorsi che hanno toccato il punto più scabroso e impreciso, che mi dà l’impressione di soffiare nelle mie giornate un leggero velo opaco. Ho sempre avuto paura dell’amore, degli uomini e dei legami, anche se ho avuto unioni importanti, matrimonio compreso. Insomma ho deciso, da nomade dell’anima quale sono, di prendere lo zaino delle mie esperienze passate sulle spalle e andare in pellegrinaggio verso l’amore. Auguratemi buon viaggio, ne ho bisogno!

Se lasci che la paura si prenda possesso di te, i tuoi capelli si rizzeranno. Cosi per la prima volta ti sarà comprendere quanto è bello il fenomeno della paura. In questo tumulto, in questo ciclone, scoprirai che da qualche parte c’è un punto dentro di te assolutamente intoccabile; e se la paura non lo può toccare allora neanche la morte potrà farlo. C’è buio e paura dappertutto; al di fuori di un piccolo centro assolutamente trascendentale. Non che tu stai cercando di trascendere, stai semplicemente permettendo alla paura di prendere il possesso totale; ma improvvisamente diventi consapevole del contrasto.

Osho –  Above All, Don’t Wobble