Che sorpresa!

Ohibò, non me l’aspettavo proprio, questa carta, la n. XIX, Il Sole. Stasera mi sento nostalgica, e il mondo corre troppo in fretta per i miei gusti, in questo periodo. Gli eventi si succedono senza soluzione di continuità, e a volte desidero fermarmi e semplicemente respirare. Questo arcano però racconta molto di più del respirare, racconta di gioia, di gioco e risate. Immagino sempre questo bimbo che, appena sveglio, sale sul suo cavallino e trotta insieme a lui, poi fa un bagno nel mare azzurro e salato che c’è proprio dietro il muretto coi girasoli. Dopo va sulla terrazza della casa, e mangia ricotta e fichi per colazione. Entrare nella corporeità, vivere appieno l’ esistenza animale, con semplicità e allegria, questa è la narrazione del Sole. Bene, attendo gli eventi speranzosa, anche se mi sta sorgendo il sospetto che devo fare qualcosa di diverso, per sentirmi così. Mi verrà in mente il prossimo passo, al momento questa visione mi piace molto, e mi basta sapere dove voglio andare.

Ma chi mette a profitto ogni istante della sua vita, chi dispone di ogni giorno come della vita intera, non desidera né teme il domani. Quale nuovo piacere potrebbe infatti portargli un’ora in più? Tutto gli è noto, tutto ha gustato a sazietà. Quanto al resto, disponga pure la sorte come vorrà: la sua vita è ormai al sicuro. Le si può aggiungere, ma non certo togliere qualcosa. E aggiungere alla maniera di chi, beato e satollo, non desidera più altro cibo, anche se quello che arriva non lo rifiuta.

Lucio Anneo Seneca – La brevità della vita