
E’ proprio vero. I tarocchi sono magici. I miei timori, davanti a questa carta n. I, Il Mago, svaniscono nel nulla. I giorni che portano paure e fantasmi accadono, è l’anima che si risveglia. L’anima in senso Junghiano, quella parte dell’essere che naviga in acque misteriose, seducenti, folli e terrorizzanti. Se la porta si apre, arriva anche lei, si insinua nei pensieri e saluta con fantasie tenebrose. Ecco, oggi, la mia risposta. Qualunque cosa accada è la migliore che possa accadere. Hai tutti gli strumenti per vivere la tua storia, il pentacolo come l’aria, la tua luce interiore, la spada come volontà, la coppa per l’amore che sgorga da te e infine il bastone, che ti mantiene in contatto con le tue radici terrene. Cosa voglio di più? Ho tutto quel che occorre per camminare nei sentieri della vita, curiosa e speranzosa.
E non invano sono riposte in Dio speranze e preghiere, che, quando sono giuste, non possono essere inefficaci. Contrastate, dunque, i vizi, coltivate le virtù, innalzate a giuste speranze gli animi, indirizzate al cielo umili preghiere. Se non volete sottrarvi alle vostre responsabilità, non potete ignorare la profonda esigenza di onestà che è riposta in voi, poiché le vostre azioni si compiono sotto gli occhi di un giudice che vede ogni cosa.
Severino Boezio – La consolazione della filosofia